Quali competenze e atteggiamenti devono avere i leader per affrontare con successo il cambiamento aziendale? La ricerca qualitativa condotta da The Boston Consulting Group, che ha coinvolto nell'indagine quattro leader protagonisti di complesse trasformazioni italiane, fornisce una risposta empirica a questa domanda. Francesco Caio (CEO di Poste Italiane), Andrea Guerra (Executive Chairman di Eataly), Gianni Mion (Executive Vice Chairman di Edizione Holdings) e Alessandro Profumo (Chairman di Equita) formulano riflessioni sul ruolo del CEO partendo dalle proprie esperienze per individuare le capacità e le buone pratiche utili nell'interpretazione di questo ruolo in tempi difficili.
Nel fuoco della trasformazione è fondamentale saper gestire l'intreccio di tre elementi: condizioni e contesto aziendali, relazioni con gli stakeholder e caratteristiche personali. Da qui deriva il concetto di “postura professionale”, cioè il set di qualità e comportamenti collegati alla figura del CEO. In particolare è emersa l'importanza di alcuni elementi “soft”, descrivibili attraverso la metafora del corpo umano: cuore, orecchie, pancia e voce.
Conquistare le persone per riallineare la cultura, ascoltare con attenzione, coltivare la dissonanza per trarne valore, affidarsi all'intuito per costruire una vision comune, comunicare la direzione da seguire, sono solo alcune delle attività che un leader è chiamato a svolgere per guidare l'evoluzione della sua azienda in un ambiente ricco di opportunità ma anche di rischi.
Non esistono formule o regole standard, ogni elemento deve essere declinato e sviluppato in base alla propria situazione e personalità. Per questa ragione, al fine di massimizzare l'efficacia delle proprie decisioni, servono un'elevata consapevolezza di sé, delle attese degli stakeholder e del contesto di riferimento.