Luciano Boccucci è founder & Ceo di NoStopEvolution
Da qualche tempo il “cambiamento” è diventato sinonimo di normalità: viviamo in un contesto economico, politico e sociale che ogni giorno ci propone input differenti e contrastanti, che cambiano in continuazione la nostra visuale, rimarcando talvolta la nostra inadeguatezza nella gestione del quotidiano. Emergono scenari indefiniti e in continua evoluzione che mettono in difficoltà anche i leader più brillanti e innovativi. La pressione del profitto rende più difficile tracciare nuove rotte e generare idee che impattino in modo significativo e sostenibile sulle nostre realtà professionali.
Questa“nuova normalità” non chiede più soltanto di essere gestita, ma ha bisogno piuttosto di essere supportata dallo sviluppo di una competenza chiave da acquisire, e una forma mentis da adottare: il pensiero creativo. La creatività universalmente riconosciuta come unica caratteristica che ci rende capaci di rispondere alle sfide in un modo nuovo, guida il cambiamento. Quando parliamo di creatività noi intendiamo: “Qualcosa di nuovo che sia utile e serva a uno scopo”. Essere creativo significa pensare in modo nuovo, attivando l’immaginazione, partendo da prospettive non ancora esplorate, per raggiungere un risultato concreto. In quest’ottica, quindi, parlare di creatività come asse portante del cambiamento creativo significa considerare l’atto creativo come intenzione deliberata. La creatività abilita infatti i leader a diventare cellule attive di cambiamento e trasformazione impattando in modo concreto sui risultati di business.
Molto spesso questa “intenzione deliberata” si scontra però con la tendenza naturale delle persone a resistere a ciò che, apparendo nuovo, spaventa; oppure sfuma, quando si attribuisce la creatività a una nicchia di pochi eletti, relegandola a momenti privati di svago a “quando si ha tempo” o a “quando il clima o la leadership aziendale lo consentono”. L’intenzione deliberata di cambiamento creativo diventa quasi un’azione di allontanamento dal business, creando un vero paradosso. Il pensiero creativo, che sviluppa la consapevolezza necessaria ad accogliere il presente e la capacità di immaginare futuri impensati e sostenibili, è invece proprio l’ingrediente fondamentale per avere successo in un mercato sempre più complesso e veloce. I leader della nuova generazione devono essere capaci di esplorare nuove opportunità e di immaginare il futuro uscendo dalle categorie di un presente imprevedibile. Appunto in questi momenti è necessario osare di più per trovare nuove soluzioni: il cambiamento non va “gestito”, ma “nutrito” attraverso una serie di atti deliberati. I Leader Creativi sono capaci di vincere le sfide strategiche di business, perché si assumono la piena responsabilità di costruire ambienti di lavoro adeguati all’obiettivo diventando pionieri di un nuovo approccio al cambiamento.
Lo spazio mentale e fisico per la creatività in un’azienda, come dimostrano varie ricerche (Davis 2000), rappresenta il volano per un efficace cambiamento, per l’innovazione e la crescita. I leader sono cosi chiamati a strutturare in modo chiaro processi creativi capaci di ingaggiare le persone in una modalità nuova, volta a sperimentare e produrre prodotti creativi, generando così un vero e proprio cambiamento creativo. Incoraggiare un contesto aperto al gioco e alla leggerezza, favorisce la spontaneità, il divertimento e la capacità di giocare con le idee, generandone nuove o supportando quelle esistenti.
Ciascun leader creativo è responsabile direttamente delle pratiche di leadership che agisce, perché esse hanno un impatto diretto su persone, processi e prodotti. Il leader creativo stimola quindi l’apertura e la fiducia nelle relazioni, e, grazie a una buona gestione dei conflitti personali, si adopera per costruire team efficaci di lavoro, affiatati e responsabili, capaci di assumersi rischi e di confrontarsi in modo aperto e maturo rispetto alle idee e al cambiamento. Questo clima contribuisce a creare il contesto più adatto a generare cambiamenti dirompenti e concreti, capaci di rispondere in modo innovativo e sostenibile alle nuove sfide. Tale orientamento verso una nuova leadership del cambiamento è alla base del nostro approccio alla consulenza, ed è ciò che noi chiamiamo Catch Approach. Dalla nostra esperienza nelle aziende, per sviluppare e allenare questo nuovo approccio, abbiamo ideato uno spazio di apprendimento e sperimentazione (The Daring Factory™) dove imparare a nutrire il cambiamento attraverso lo strumento della leadership creativa.