Il marketing sta rapidamente diventando una delle funzioni aziendali a più alto contenuto tecnologico.

Ancor prima che tecnologico, l’impatto dei social media è strategico e ha forti implicazioni organizzative sulle aziende. Cambiano le logiche della comunicazione e del marketing, cambia il rapporto impresa-cliente. Cosa fare per adattarsi ai nuovi paradigmi e non commettere errori che potrebbero rivelarsi fatali. Il ruolo centrale della formazione

Sessanta mesi dopo la fine della recessione del 2008, l’economia continua a registrare lenta crescita e occupazione.

Si terrà giovedì 29 maggio a Milano, a Palazzo Sormani Andreani, il terzo incontro del ciclo “Lo stato dell’arte nel diritto del lavoro”, ideato dallo studio legale Lexellent per parlare di temi attinenti al diritto del lavoro senza tralasciare l’aspetto artistico.

La maggior parte delle aziende ha procedure elaborate per gestire il capitale. Richiedono forti motivi per ogni nuovo investimento. Delegano in modo attento l’autorità, fissando limiti di spesa per ogni livello. Il tempo in un’organizzazione resta invece in gran parte non gestito.

Da qualche tempo il “cambiamento” è diventato sinonimo di normalità, che non chiede più soltanto di essere gestita, ma ha bisogno piuttosto di essere supportata dallo sviluppo di una competenza chiave da acquisire, e una forma mentis da adottare: il pensiero creativo.

Un dato significativo: in Europa ci sono 20 milioni di piccole e medie imprese (PMI) con un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro o con meno di 251 dipendenti.

La Cina non manca di imprenditori, domanda di mercato o ricchezza, ma il Paese può riuscire nel suo tentativo di diventare il leader mondiale dell’innovazione?