Newsletter (99)
Un’incessante attenzione sulla crescita può portare la vostra azienda nella direzione sbagliata.
Se siete alla ricerca di un lavoro, dovete essere in grado di comunicare il vostro valore come potenziale dipendente in 15 secondi netti.
Stabilite come usare il vostro tempo e distribuire i vostri sforzi
Scritto da carlo baiardiPer avere successo nel frenetico mondo di oggi, dovete decidere in cosa eccellere e cosa invece fare “abbastanza bene”. Suddividete le vostre attività in tre categorie: investire, tenere neutrali, ottimizzare. Gli obiettivi su cui fare un “investimento” sono aree dove il fatto di dedicare più tempo e maggiore qualità di lavoro porta a un ritorno esponenziale, come nella pianificazione della strategia. In quest’ambito, puntate a un lavoro del massimo livello. Nelle attività di tipo “neutrale”, dedicare più tempo non equivale necessariamente a ottenere ritorni maggiori. Partecipare a meeting di progetto ne è un buon esempio. Non dovete eccellere: un voto medio è sufficiente. I compiti da “ottimizzare” sono quelli dove un tempo addizionale non porta alcun valore aggiunto e che vi impediscono dal fare altre attività di maggior valore. Quanto più rapidamente completate questi incarichi, tanto meglio è. Minimizzate il tempo impiegato a ottimizzare queste attività così da poter dedicare le vostre energie a lavori di maggior qualità.
Diventa un esperto prezioso per la tua azienda
Scritto da carlo baiardiLe persone di maggior valore per qualsiasi organizzazione hanno conoscenze profonde,
Avere a che fare con personalità difficili può farvi sentire impotente. Cosa potete fare se il vostro cliente diventa aggressivo o se il vostro collega critica la vostra presentazione?
Se state cercando di convincere delle persone che non sono incluse tra i vostri riporti a collaborare con voi, dovete usare i vostri poteri di persuasione. Questo non significa, però, manipolare i vostri colleghi, piuttosto portarli verso una soluzione condivisa. Ecco come:
A nessuno piace avere una conversazione difficile col capo, ma può essere uno strumento di grande valore per costruire un rapporto di fiducia.
Provate a compiere questi quattro passi la prossima volta che avrete bisogno di condividere delle cattive notizie:
Descrivete il problema. Fornite una panoramica generale e mostrate l’impatto specifico che avrà sul vostro lavoro e sugli obiettivi dell’azienda. Identificate la soluzione. Spiegate come avete già tentato di risolvere il problema e cosa avete imparato da quei tentativi. Raccomandate uno specifico corso d’azione, assieme alle alternative che consentano al vostro capo di scegliere un’opzione.
Discutete i benefici. Concentratevi su esempi concreti di come la vostra idea potrà avere successo. se avete già testato il vostro approccio su una piccola scala ottenendo buoni risultati, condividete l’informazione al riguardo.
Accettate la responsabilità. Dimostrate il vostro impegno per ottenere il successo. Lavorate con il vostro dirigente per sviluppare un piano finale d’azione.
Non sacrificate la crescita a lungo termine solo per centrare le vostre previsioni.
Scritto da HBRQuando vi rendete conto che le previsioni che avete fissato per il trimestre o l’anno sono semplicemente non realizzabili, sorge la tentazione di adottare misure drastiche. Ma state bene attenti a come raggiungete i vostri obiettivi. Eccovi qua tre suggerimenti per avviare delle azioni senza trascurare i vostri target di lungo periodo:
Conservate la vostra capacità di crescere. Il vostro primo istinto può essere di tagliare gli investimenti che non offrano un ritorno a breve. Questi tagli possono forzare i profitti, ma possono anche compromettere la capacità di un’azienda di realizzare gli obiettivi di crescita a lungo termine.
Non affrettate le nuove idee. Accelerare idee innovative ma ancora in fasi immature per colmare un divario sul breve può condurre a dei buchi ancora più grossi se le idee collassano. Evitate di coprire problemi di carattere operativo con idee ancora nello stadio di sviluppo.
Fate di più con meno. Le pressioni a breve termine equivalgono probabilmente a minori investimenti in innovazione. Ma ricordate che la scarsità può talvolta stimolare un’utile creatività.
Sarebbe bello se le decisioni fossero sempre chiare. Ma la ricerca della chiarezza può nei fatti distrarvi nel momento in cui state definendo le priorità. Qualche volta essere imprecisi aiuta. Per esempio, invece di mettere i progetti in ordine di importanza o priorità, assegnateli a categorie ampie: “da fare”, “assolutamente da fare”, “da fare se possibile”. Invece di attribuire ai progetti una tempistica precisa, categorizzateli come necessari da fare “ora”, “presto” o “in futuro”. In questo modo, invece di tracciare distinzioni fra i progetti, li potete organizzare in gruppi dove abbiano la stessa importanza. Questo approccio semplificato vi permette di capire quanto iniziative diverse siano realmente urgenti quando confrontate con la vostra strategia complessiva, invece che uno verso l’altro.
È buon senso comune che è più probabile concludere una vendita se si costruisce una relazione con il cliente. Invece di concentrarsi sulla transazione, è meglio enfatizzare la connessione facendo le tre seguenti cose:
Siate generosi. Andate a ogni incontro con una lista di cinque modi per far sì che il vostro potenziale cliente abbia successo. non preoccupatevi di ciò che avrete in cambio. Pensate invece a questa azione come a un buon auspicio per il quale potreste essere ricompensati.
Diventate un consigliere fidato. Rimanete concentrati sul successo del vostro cliente, non sulla vostra quota. Date il miglior consiglio che vi è possibile, raccomandando il vostro prodotto solo quando è la cosa migliore per la situazione del cliente.
Credete nella proposta. Se è generosa, con barriere all’entrata basse e grandi opportunità di ritorno, allora è molto più probabile che possiate forgiare un rapporto di fiducia.
Altro...
Molte relazioni si rompono per motivi lavorativi: troppi viaggi, troppo poco tempo per stare insieme e troppi trasferimenti. Non è facile, ma è possibile gestire una relazione e due carriere. Ecco tre suggerimenti su come farlo:
Gestite le aspettative in modo attivo. Aspettative non esplicitate portano spesso a delusioni e cattiva comunicazione in una coppia. Siate chiari su ciò che volete e su ciò di cui avete bisogno dall’altro in termini di routine e modo di lavorare.
Un’agenda per il partner. Ponete lo stesso sforzo nel riservare del tempo per stare assieme così come programmate il lavoro e gli altri eventi sociali.
Portate a casa il lavoro e la vostra casa al lavoro. Lavoro e famiglia non dovrebbero occupare sfere del tutto separate. Trovate il modo di integrarli con intelligenza. Create per il vostro partner delle opportunità per incontrare i vostri colleghi e trovate il tempo per incontrare quelli del vostro partner.
Cosa dovete aspettarvi se accettate il lavoro sbagliato
Scritto da HBRCon l’economia in queste condizioni, molti pensano che sarebbe folle rifiutare un lavoro. Certo, se siete disoccupati, potreste aver bisogno di accettare qualunque posizione vi venga offerta. Ma se state pensando a un lavoro che non è giusto per voi, questi sono i rischi:
Restare incastrati. Una volta che siete in un certo posto di lavoro, organizzazione o campo potrebbe essere difficile per il vostro capo immaginarvi in un ruolo diverso.
Scarsa performance. Se non vi impegnate in un lavoro, è difficile che lo prendiate sul serio. Questo alimenterà la vostra insoddisfazione e può rendere difficile avere buone referenze in futuro.
Costo/opportunità. Probabilmente continuerete a cercare un altro lavoro. Se accettate la proposta sbagliata, potreste perdere in futuro altre possibili offerte. Potreste invece decidere di restare nel mercato del lavoro e fare tutto ciò che potete per far sì che si materializzino offerte più promettenti.
Di questi tempi un po’ tutti cerchiamo di fare tante cose allo stesso tempo. Ma è frustrante lavorare con qualcuno che non ha nessuna intenzione di smettere di guardare il suo smartphone o persino prendere una telefonata nel bel mezzo di una riunione. Se l’incapacità di un vostro collega a concentrarsi vi deprime, provate queste tattiche:
Interrompetelo sul più bello. Non tutti sono auto-consapevoli. Mettere una certa condotta in evidenza può generare attenzione sul problema e su come impatta su di voi.
Fissate un altro momento per l’incontro. Suggerite di riprogrammare in un altro momento, quando potrà concentrarsi. Provate con uno slot all’inizio della giornata di lavoro, prima che le email quotidiane inizino ad affluire.
Disimpegnatevi fisicamente. Attirate la sua attenzione muovendovi verso un altro punto della stanza. Toccherà poi a lui riconnettersi, quando avrà concluso il suo impegno.
La maggior parte dei manager lamenta di avere troppo da fare, ma ben pochi delegano il lavoro in modo efficace. La delega è nei fatti una delle competenze manageriali meno utilizzate e meno sviluppate. Ecco tre modi per esercitarla in dosi maggiori.
Identificate il problema. Potreste non rendervi conto di caricarvi inutilmente di troppo lavoro. Cercate i segni premonitori. Per esempio, lavorate un numero eccessivo di ore e vi sentite indispensabili, mentre il vostro staff lavora solo il numero regolare di ore?
Tenete a mente. Mantenete una memoria visiva degli obiettivi del vostro team così da poter identificare facilmente le opportunità per delegare. Una lista ben stampata accanto al vostro computer dovrebbe fare allo scopo.
Chiedete agli altri di considerarvi responsabile. Date ai vostri riporti diretti il permesso di farvi presente quando non delegate qualcosa che dovreste.