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In un’intervista è facile venire influenzati da doti quali l’eloquenza o il fascino, che non hanno un reale impatto sulla performance.
Ogni volta che prendiamo una decisione – quale candidato assumere, se delegare un certo compito, persino che cosa mangiare a pranzo – creiamo tensione mentale.
La qualità dei rapporti interpersonali a livello del board è correlata al successo e alla redditività dell’organizzazione.
Facile essere critici verso i capi che non guardano in faccia i fatti.
Dare ai dipendenti un po’ di soldi in più da spendere su quello che vogliono rende più felice il posto di lavoro? Sorprendentemente, ricompense finanziarie individuali possono andare a detrimento del morale; possono far aumentare gelosie e competizione e danneggiare le dinamiche di gruppo. Prendete in considerazione, invece, di passare a programmi più altruistici, nei quali date ai dipendenti gli stessi bonus ma con un caveat: una parte va spesa in un contributo “sociale” che avvantaggi altri, come per esempio un’istituzione caritatevole.
Identificate i 3 compiti più importanti che dovete realizzare
Scritto da carlo baiardiPassione e competenze da sole non bastano a garantire il successo, ma analizzare periodicamente i fattori chiave di successo nel vostro lavoro può aiutarvi a eccellere.
Date più attenzione ai candidati disoccupati
Scritto da carlo baiardiDecidere d’istinto quando si tratta di assumere può anche funzionare,
Quando c’è qualcuno che fa deragliare una riunione, è facile ritenere che sia questo il problema e che la soluzione consista nel ricondurlo all’ordine, ma anche questa conclusione può essere fuori rotta.
A nessuno piace avere una conversazione difficile col capo, ma può essere uno strumento di grande valore per costruire un rapporto di fiducia. Provate a compiere questi quattro passi la prossima volta che avrete bisogno di condividere delle cattive notizie:
In quasi ogni sfera della nostra vita ci viene chiesto di essere d’aiuto: come leader, colleghi, amici e familiari. Ma c’è una differenza tra fornire aiuto e infliggerlo. Anche con le migliori intenzioni, talvolta la vostra assistenza peggiorerà semplicemente le cose. Ecco qui tre modi di “aiutare” per evitare di dare:
L’aiuto sbagliato. Qualche volta l’unico sollievo che potete dare non è esattamente ciò che occorre: per esempio, offrire di gestire quando invece serve qualcuno che prenda la leadership.
L’aiuto giusto nel momento sbagliato. Perché l’aiuto sia utile, i destinatari devono essere pronti per riceverlo. È facile interpretare male un’apertura come se fosse un invito, ma dare assistenza prima che venga chiesta è in definitiva molto controproducente.
L’aiuto giusto, ma in eccesso. Se offrite un sostegno e viene accolto con gratitudine, potreste non sapere quando fermarvi. Rimanete in sintonia con la capacità di chi lo riceve di farne un uso efficace e ritiratevi quando non siete più d’aiuto.
Altro...
Tutti abbiamo dei punti oscuri, noti anche come distorsioni cognitive (in inglese, bias); ma come possiamo superare queste debolezze di cui siamo per definizione inconsapevoli? Iniziate col riconoscere che una piena auto-consapevolezza sta al centro di una leadership veramente efficace e prendete dei provvedimenti per rimuovere i vostri punti ciechi. Per contrastare gli effetti di due delle più comuni distorsioni cognitive usate queste tattiche:
Bias confermativi. Si riferiscono alla nostra tendenza, quando riceviamo una nuova informazione, a processarla in un modo che la faccia rientrare in una nostra “narrazione” pre-esistente relativa a una data situazione o problema. È possibile attenuarla mettendo in discussione e alla prova le nostre stesse ipotesi di partenza, o chiamando qualcuno a fare “l’avvocato del diavolo” per aiutarci a farlo.
Bias tardivi. Sono quelli che vi portano a “ricordare” che una decisione precedente si era dimostrata più semplice di ciò che era effettivamente stata, compromettendo la vostra capacità di tirare le giuste conclusioni. Controllate la vostra memoria selettiva tenendo un diario e prendendo nota di ciò che emerge nelle riunioni. Se avete una prova scritta, è difficile poi riscrivere il passato.
Anche i punti di forza, indipendentemente da quanto valore abbiano, possono andare troppo oltre. Quando si affrontano i temi delle performance con dipendenti che fanno registrare basse prestazioni, i leader che danno molta importanza alle forti competenze delle loro persone dovrebbero riconoscere il valore che viene dall’adottare un comportamento deciso.
Se non vi viene facile essere severi in materia di accountability, affrontate la situazione in un modo costruttivo e rispettoso. Siate diretti, specie se c’è in ballo una situazione conflittuale. Evitare il vostro dipendente non risolve niente; e neppure ammorbidire il vostro messaggio col rischio che la persona in questione arrivi a sottostimare la serietà della situazione.
Se dovete mandar via un dipendente, non state lì a rimuginare sui suoi punti forti. Se vi trovate a dirvi “sarà dura trovare un rimpiazzo” o “è una cattiva idea cambiare proprio ora”, auto-illudervi è il pericolo peggiore che avete davanti.
Incoraggiate la diversità fornendo dei modelli di ruolo
Scritto da carlo baiardiNon c’è un solo modo verificato e garantito per aumentare il grado di diversità in un’organizzazione, ma se si hanno al vertice dei modelli di ruolo si possono fornire ai leader in formazione degli esempi di successo con cui identificarsi. Per incoraggiare questo tipo di leadership:
Date l’esempio. Inserite intenzionalmente nella vostra organizzazione dei leader che impersonino la diversità, specialmente nell’ambito del vostro settore. In questo modo, altre persone con un background diverso penseranno: “Se possono farlo loro, lo posso fare anch’io”.
Una “doppia sponsorizzazione”. Prendete in considerazione la possibilità di avere due persone a condividere la responsabilità dello sviluppo di ciascun candidato, a ogni livello dell’azienda. Ciò aumenta le probabilità che dipendenti di talento di qualunque origine si sentano supportati e restino in azienda.
Fate sì che contino. Non mettete in una data posizione una persona che corrisponda a una certa esigenza ma che non abbia la gamma di competenze che occorrono per fare quel lavoro. Assumete delle stelle, ma sappiate che costellazioni diverse di quelle stelle sono molto più efficaci.
Per fare emergere idee di rottura, dovete sfidare le credenze che da sempre le persone nella vostra azienda hanno su come fare business.