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Con l’economia in queste condizioni, molti pensano che sarebbe folle rifiutare un lavoro. Certo, se siete disoccupati, potreste aver bisogno di accettare qualunque posizione vi venga offerta. Ma se state pensando a un lavoro che non è giusto per voi, questi sono i rischi:

Restare incastrati. Una volta che siete in un certo posto di lavoro, organizzazione o campo potrebbe essere difficile per il vostro capo immaginarvi in un ruolo diverso.

Scarsa performance. Se non vi impegnate in un lavoro, è difficile che lo prendiate sul serio. Questo alimenterà la vostra insoddisfazione e può rendere difficile avere buone referenze in futuro.

Costo/opportunità. Probabilmente continuerete a cercare un altro lavoro. Se accettate la proposta sbagliata, potreste perdere in futuro altre possibili offerte. Potreste invece decidere di restare nel mercato del lavoro e fare tutto ciò che potete per far sì che si materializzino offerte più promettenti.

Di questi tempi un po’ tutti cerchiamo di fare tante cose allo stesso tempo. Ma è frustrante lavorare con qualcuno che non ha nessuna intenzione di smettere di guardare il suo smartphone o persino prendere una telefonata nel bel mezzo di una riunione. Se l’incapacità di un vostro collega a concentrarsi vi deprime, provate queste tattiche:

Interrompetelo sul più bello. Non tutti sono auto-consapevoli. Mettere una certa condotta in evidenza può generare attenzione sul problema e su come impatta su di voi.

Fissate un altro momento per l’incontro. Suggerite di riprogrammare in un altro momento, quando potrà concentrarsi. Provate con uno slot all’inizio della giornata di lavoro, prima che le email quotidiane inizino ad affluire.

Disimpegnatevi fisicamente. Attirate la sua attenzione muovendovi verso un altro punto della stanza. Toccherà poi a lui riconnettersi, quando avrà concluso il suo impegno.

Martedì, 05 Febbraio 2013 08:32

Delegate, delegate, delegate

La maggior parte dei manager lamenta di avere troppo da fare, ma ben pochi delegano il lavoro in modo efficace. La delega è nei fatti una delle competenze manageriali meno utilizzate e meno sviluppate. Ecco tre modi per esercitarla in dosi maggiori.

Identificate il problema. Potreste non rendervi conto di caricarvi inutilmente di troppo lavoro. Cercate i segni premonitori. Per esempio, lavorate un numero eccessivo di ore e vi sentite indispensabili, mentre il vostro staff lavora solo il numero regolare di ore?

Tenete a mente. Mantenete una memoria visiva degli obiettivi del vostro team così da poter identificare facilmente le opportunità per delegare. Una lista ben stampata accanto al vostro computer dovrebbe fare allo scopo.

Chiedete agli altri di considerarvi responsabile. Date ai vostri riporti diretti il permesso di farvi presente quando non delegate qualcosa che dovreste.

Martedì, 05 Febbraio 2013 08:30

Come scongiurare i licenziamenti

Licenziare è una calamità inevitabile? O si può fare qualcosa per prevenirla? Certo, i manager hanno poca voce in capitolo sulle decisioni di licenziamento dell’azienda, me vi parliamo ora di alcune cose che potete fare per ridurne le probabilità.

Martedì, 05 Febbraio 2013 08:30

Come scongiurare i licenziamenti

 

Licenziare è una calamità inevitabile? O si può fare qualcosa per prevenirla? Certo, i manager hanno poca voce in capitolo sulle decisioni di licenziamento dell’azienda, me vi parliamo ora di alcune cose che potete fare per ridurne le probabilità.

Occhio alla complessità. Le organizzazioni hanno la tendenza a crescere, aggiungendo strati, posizioni e localizzazioni non necessari. Laddove possibile, battetevi per mantenere le cose strutturalmente semplici.

Fuori le cose inutili. Prodotti e servizi obsoleti possono aumentare grandemente i costi e richiedono infrastrutture dispendiose. Eliminate quelli il cui valore è esaurito da tempo.

Concentratevi sul futuro. Focalizzarsi sulle entrate a breve termine può aumentare i costi (e il numero dei dipendenti) che portano risultati oggi ma che non saranno sostenibili nel lungo periodo. Non investite solo sulle operazioni correnti.

Martedì, 05 Febbraio 2013 08:28

Motivate i dipendenti demotivati

 

Dirigere dei dipendenti infelici non piace a nessuno. Può essere difficile motivarli e possono opporsi al cambiamento. Ma rinunciare non è comunque un’opzione. Vi proponiamo qui tre modi insoliti per riportare all’ovile i vostri dipendenti più disillusi.

Ispirateli con vigore. Raddoppiate i vostri sforzi. Mantenete una conversazione positiva. Mettete alta l’asticella delle aspettative così che si sentano più considerati.

Sviluppateli. Quando assegnate degli incarichi non lasciate fuori quelli che danno prestazioni sotto la media. Lo sviluppo di carriera non si deve concentrare solo agli alti potenziali.

Portateli a pranzo. I manager passano più tempo con le persone che apprezzano, ma potreste far sentire esclusi i dipendenti più scontenti. Fate uno sforzo per estendere la portata della vostra attenzione.

Martedì, 05 Febbraio 2013 08:27

Non essere un pessimo capo

 

Si può essere un pessimo capo in molti modi diversi. I peggiori fanno cose orride come rimproverare le persone in pubblico o prendersi il merito di un lavoro altrui. Ma voi dovreste fare attenzione anche alle seguenti, forse meno ovvie, infrazioni: Non sapere ispirare gli altri. Un cattivo capo è spesso descritto come passivo o apatico. Per motivare i vostri dipendenti dovete portare al lavoro energia ed entusiasmo. Non prendere provvedimenti per prestazioni mediocri. Quando accettate un lavoro mediocre, compromettete la produttività. Fissate obiettivi difficili in modo da non consentire inconsapevolmente che le vostre persone si limitino a bordeggiare. Rifiutare di stabilire la direzione. Dei leader deboli hanno una visione nera del futuro, non sanno che direzione prendere con precisione e hanno poca voglia di programmare. Date ai vostri subordinati un chiaro sentiero da percorrere.

Martedì, 27 Novembre 2012 10:23

State risolvendo il problema giusto?

 

È ovvio che non possiate risolvere un problema se non è stato prima ben definito, ma molti trascurano questo dettaglio. La prossima volta che pensate di essere pronti a risolvere il problema, considerate prima quanto segue:

Stabilite quali sono le esigenze base per una soluzione. Perché questo problema deve essere risolto?

Giustificate quell’esigenza. Assicuratevi che meriti il vostro tempo. Lo sforzo è allineato con la strategia della vostra azienda? Cosa, voi, la vostra squadra o l’azienda guadagnate dalla soluzione?

Contestualizzate. Quali approcci avete già sperimentato? Cosa hanno fatto gli altri? Ci sono vincoli per quella soluzione?

Mettete per iscritto la definizione del problema. Prendete le vostre risposte alle domande che precedono e mettete giù il problema. Indicatene l’ampiezza, la necessità di una soluzione e chi ne verrà coinvolto.

Martedì, 27 Novembre 2012 10:22

Fate entrare i vostri critici nel vostro team

I team prosperano sulla tensione creata da punti di vista diversi. Per avere queste opinioni variate nel vostro gruppo, iniziate col trovare i critici più accesi delle sfide che state portando avanti. Queste persone possono essere quelle che pensano che il progetto sia uno spreco di risorse o che ritengono che debba essere indirizzato in un’altra direzione. Organizzate con questi critici dei meeting informali, ascoltateli, fate in modo che vi dicano esattamente ciò che pensano, e non mettetevi sulla difensiva. Quindi, e questa è la parte più difficile, chiedete loro di entrare nella vostra squadra. Nello scenario peggiore, essi si negheranno, ma voi avrete appreso qualcosa sulle possibilità alternative di risolvere il problema. Nello scenario migliore almeno uno di loro accetterà di unirsi al team. Avrete trasformato un critico acceso in un appassionato sostenitore e avrete aggiunto alla vostra squadra un necessario punto di vista diverso.

Martedì, 27 Novembre 2012 10:21

Semplificate la vita ai vostri clienti

Se glielo chiedete, i vostri clienti vi diranno di volere altre opzioni di scelta. Ma i loro comportamenti d’acquisto spesso dicono un’altra cosa. I consumatori sono spesso inondati dal flusso di informazioni e scelte che vengono messi a loro disposizione. Molti lamentano di doversi sforzare inutilmente per decidere su scelte del tutto banali. Il sovraccarico cognitivo li fa decidere male, cambiare idea a ripetizione, rinunciare del tutto a comprare o pentirsi dell’acquisto effettuato. E nulla di tutto questo fa bene al vostro marchio. Aiutate i clienti a semplificare il loro processo decisionale. Potete ridurre le opzioni togliendo i prodotti più conosciuti. O potete semplificare le loro scelte aiutandoli a navigare tra le varie alternative e dando loro informazioni affidabili che possano usare per soppesare le alternative.

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